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wether report

Ultimo Aggiornamento: 19/09/2007 18:26
19/09/2007 17:27
 
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Dave Holland
Dave Holland

Nato a Wolverhampton, Gran Bretagna, Holland imparó il basso da bambino e frequentò un corso di tre anni alla Guildhall School of Music and Drama. Già nel 1967 suonava regolarmente al Ronnie Scott's, famoso jazz club di Londra, dove accompagnava i musicisti in visita. Prendeva anche parte al movimento free jazz londinese che si raccoglieva attorno al batterista John Stevens, apparendo nell'album Karyobin, un classic della Spontaneous Music Ensemble uscito nel 1968. Nello stesso anno, Miles Davis e Philly Joe Jones lo ascoltarono suonare al Ronnie Scott's e Jones disse a Holland che Davis lo voleva nel suo gruppo (al posto di Ron Carter). Davis lasciò l' Inghilterra prima che Holland potesse parlargli e dopo due settimane Holland ricevette una telefonata che gli dava tre giorni di tempo per raggiungere New York ad un ingaggio al night club di Count Basie. Arrivò la sera prima, ospite di Jack DeJohnette,e il giorno dopo Herbie Hancock lo portò al locale, dando inizio ad una collaborazione biennale con Davis (questa fu anche l'ultima performance di Hancock col guppo di Davis: poco dopo partì per la sua luna di miele in Brasile e fu rimpiazzato da Chick Corea quando una malattia gli impedì di ricongiungersi al gruppo). Holland compare nelle registrazioni di Davis a partire dal Settembre 1968, nell'album Filles de Kilimanjaro (con Davis, Corea, Wayne Shorter and Tony Williams).

Holland rimase con Davis fina all'estate del 1970 e figura negli album In a Silent Way e Bitches Brew : tutte le sue registrazioni con Davis furono perciò momenti fondamentali nello sviluppo del genere jazz fusion.

Il suo primo anno con Davis vide Holland suonare principalmente il basso acustico, per poi passare - dal 1970 - al basso elettrico (modificato spesso da wah-wah ed altri effetti eletronici) nel solco della direzione 'elettrica' imposta al gruppo da Davis. Holland faceva anche parte del gruppo stabile di Davis (a differenza di altri musicisti che comparivano solo in studio). Il cosiddetto 'quintetto perduto' (Davis, Shorter, Corea, Holland and Jack DeJohnette) lavorò per tutto il 1969, ma non registrò mai in studio e in questa formazione. Esiste una registrazione dal vivo assieme al percussionista Airto Moreira, It's About That Time, che fu pubblicata nel 2001. (In seguito Steve Grossman rimpiazzò Shorter all'inizio del 1970; Keith Jarrett si unì come secondo tastierista e Gary Bartz rimpiazzò Grossman nell'estate del 1970.)

Lasciato il gruppo di Davis, Holland formò il gruppo Circle con Chick Corea, Barry Altschul e Anthony Braxton e iniziò una duratura collaborazione con l'editrice ECM. Nel 1972 venne registrato Conference of the Birds, con Sam Rivers, Altschul and Braxton – il primo album di Holland come leader e l'inizio di un lungo sodalizio con Rivers.

La composizione Conference of the Birds, che dà il titolo all'album e fu ispirata a Holland dal canto degli uccelli all'alba fuori dalla finestra della sua casa di Londra, è un pezzo di delicata bellezza che è assurto al rango di standard.

Holland negli anni 70 lavorò come leader e come sideman con molti altri musicisti: tra gli altriStan Getz, Chick Corea, Anthony Braxton, Sam Rivers, e il Gateway Trio con John Abercrombie e Jack DeJohnette. Il Gateway trio pubblicò due importanti lavori nel 1975 and 1977, per ricostituirsi nel 1994 in una seduta che fruttò altri due album. La maggior parte del lavoro di Holland si è svolto con formazioni medio-piccole (ma si hanno anche incisioni in solo o in duo).

Nel 1980 Holland lasciò Rivers per formare una serie di quartetti e quintetti e per lavorare come sideman di Herbie Hancock ed altri.

La più recente formazione del Dave Holland Quintet nata nel 1997, ha vinto numerosi Grammy: i suoi membri sono Robin Eubanks (trombone); Steve Nelson (marimba, vibrafono); Chris Potter (sax); e Billy Kilson (poi Nate Smith) (batteria).

Holland è ben noto per il suo interesse nei musicisti giovani, che compaino molto spesso nelle sue formazioni. il quintetto ha registrato anche sotto il nome di Dave Holland Big Band con l'aggiunta di una sezione di otto tra ottoni e ance. Il secondo album della band - Overtime 2004 fu pubblicato dalla casa editrice di Holland.

Come compositore, Holland produce spesso temi quasi folk, con ritmi asimmetrici e per due voci (spesso trombone e sax).

Come strumentista Holland - che compare regolarmente vicino alla cima delle classifiche Il miglior jazzista dell'anno di molte riviste specializzate, ed è stabilmente tornato al basso acustico e talvolta al violoncello - si distingue per maestria tecnica e per un timbro solido, potente e pulito (sia al pizzicato, sia all'archetto).

Attualmente (2006) Dave Holland vive nella parte Nord dell stato di New York.


Discografia
Lavori principali:

Music from Two Basses (with Barre Phillips) - 1971 - ECM
Conference of the Birds - 1972 - ECM
Sam Rivers/Dave Holland, Vol. 1 - 1976 - Improvising Artists
Sam Rivers/Dave Holland, Vol. 2 - 1976 - Improvising Artists
Emerald Tears - 1977 - ECM
Life Cycle - 1982 - ECM
Jumpin' In - 1983 - ECM
Seeds of Time - 1984 - ECM
The Razor's Edge - 1987 - ECM
Triplicate - 1988 - ECM
Extensions - 1989 - ECM
Ones All - 1993 - Intuition
Dream of the Elders - 1995 - ECM
Points of View - 1998 - ECM
Prime Directive - 2000 - ECM
Not for Nothin' - 2001 - [ECM]]
What Goes Around - 2002 - ECM
Extended Play: Live at Birdland - 2003 - ECM
Overtime - 2005 - Dare2
Compilation:

Rarum, Vol. 10: Selected Recordings - 2004 - ECM
19/09/2007 17:28
 
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Harvey Brooks
Harvey Brooks (nome d'arte di Harvey Goldstein, nato il 4 luglio 1944 a New York City) è un bassista jazz e folk statunitense. Oltre ad aver collaborato all'incisione dell'album di Miles Davis Bitches Brew che fu una delle incisioni fondamentali dello stile fusion, Brooks è anche stato il primo bassista a godere di qualche fama nell'ambito del folk rock
19/09/2007 17:30
 
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Billy Cobham
Molti non considerano il fatto che oltre ad essere un musicista di talento innato, Cobham è anche un raffinato ed originale compositore che ha saputo spaziare da un genere all'altro senza porre alcun limite alla sua musica.

Ad una domanda su quali fossero state le tecniche dei batteristi dai lui maggiormente studiate rispose:

« Ho studiato le tecniche di Max Roach, Art Blakey, Roy Haynes ma anche molti altri grandi del jazz, ecco da dove sono nato. »


Riconosciuto come il più importante batterista di jazz-fusion per la sua potenza e tecnica percussiva, ha raggiunto l'apice della fama a metà degli anni settanta divenendo uno dei batteristi più imitati nell'ambito jazz, fusion e rock. Nato a Panama e cresciuto a New York, viene ingaggiato dopo il servizio militare dal pianista Horace Silver. Vi rimane otto mesi. Nel 1969 si unisce al gruppo jazz rock "Dreams" di cui fanno parte i Brecker Brothers e il chitarrista John Abercrombie. In contemporanea lo chiama Miles Davis e lo fa suonare con lui in diversi dischi tra cui A tribute to Jack Johnson e il celebre Bitches Brew (che ha dato vita in un certo senso alla fusion).

Nel 1971 lui e il chitarrista John McLaughlin lasciano Miles Davis e formano la Mahavishnu Orchestra che presto passerà alla storia con due formidabili dischi. Questa esperienza gli porterà fortuna e successo perché da quel momento in tanti chiederanno la sua collaborazione.

Nel 1973 esce il suo primo disco e quasi certo il migliore "Spectrum", che ha dato un enorme contributo innovativo al jazz e ha fatto conoscere al mondo un batterista che univa la tecnica del jazz all'energia del rock, con la presenza di musicisti di talento riconosciuti universalmente come Tommy Bolin, Ron Carter, Lee Sklar, Jan Hammer.

Importante è la collaborazione con George Duke presente i molti suoi dischi come Life & Times usando spesso lo pseudonimo di Dawilli Gonga. Probabilmente la sua migliore performance è quella avvenuta al Montreux Jazz Festival nel 1976 con Alphonso Johnson e John Scofield e lo stesso George Duke.

Molto importanti sono gli album : Crosswinds , Total Eclipse e il mistico Inner Conflicts.

In questi anni inoltre produce dischi di notevole piacevolezza di ascolto, caratterizzati da arrangiamenti raffinati con groove "disco", ne sono un esempio gli album A Funky Thide Of Sings, Magic e Simplicity Of Expression che contiene brani melodici e leggeri come Bolinas, Pocket Change o il brano più difficile e impegnativo: La Guernica.


Negli anni ottanta appare in numerosi concerti con Herbie Hancock e Ron Carter nel celebre Trio Hurricane, o nella formazione da lui creata e denominata Glassmanagerie (con l'esordiente Mike Stern, Gil Goldstein, Tim Landers, Michael Urbaniak). Inoltre è degno di nota un disco live Flight Time con la presenza del pianista Don Grolnick, che è l'autore del brano migliore: The Whisperer.

Powerplay, Picture This, Warning sono dischi nei quali l'artista si avvicina all'elettronica e che contengono molti brani di difficile esecuzione in cui avviene un ritorno alle origini miscelato ad un uso di strumentazioni e suoni digitalizzati - come avviene nello stesso periodo per altri grandi del jazz: Chick Corea (Elektric Band), Miles Davis (Tutu) o Stanley Clarke -.

Nel 2006 realizza l'album "Drum'n voice 2" con ospiti come Jan Hammer, Buddy Miles, John Patitucci, Jeff Berlin,Dominic Miller, Mike Lindup, Airto Moreira, Frank Gambale, Brian Auger, Guy Barker e i Novecento.

Fra poco uscirà il film-documentario Sonic Mirror dedicato a Billy Cobham.


Discografia
Billy Cobham - Spectrum (WEA)
Billy Cobham - Crosswind (WEA)
Billy Cobham - Total Eclipse (WEA)
Billy Cobham - Shabazz (WEA)
Billy Cobham - A Funky Thide Of Things (WEA)
Billy Cobham - Life and Times (WEA)
Billy Cobham - Cobham/Duke Live (WEA)
Billy Cobham - Inner Conflicts (WEA)
Billy Cobham - Magic/ Symplicity of Expression Depth Of Thought (CBS)
Billy Cobham -Simplicity of Expression
Billy Cobham -Flight Time (InAkustik)
Billy Cobham -Stratus (InAkustik)
Billy Cobham -Observations & Reflections (Elektra/Musician)
Billy Cobham -Smokin’ (Elektra/Musician)
Billy Cobham -Warning (Eagle Rock)
Billy Cobham -Power Play (Eagle Rock)
Billy Cobham -The Traveler (Eagle Rock)
Billy Cobham -Nordic (Eagle Rock)
Billy Cobham - Nordic / Off Color (Eagle Rock)
Billy Cobham - Live In Rome in 5.1 (Tweedle DTS)
Billy Cobham - By Design
Billy Cobham - Focused
Billy Cobham - Picture This
Billy Cobham - Ensemble New Hope Street (Eagle)
Billy Cobham - North By NorthWest (Creative MultiMedia Concepts)
Billy Cobham - Drum and Voice ( Nicolosi Productions - Just Groove)
Billy Cobham - Incoming (K-tel)
Billy Cobham -Paradox - Paradox (Enja)
Billy Cobham -Paradox - First/Second (Enja)
Billy Cobham - Best Of (Atlantic)
Billy Cobham - Art Of Three (In And Out Records)
Billy Cobham - Billy Cobham Culture Mix (In And Out Records)
Billy Cobham’s Culture Mix - Colours (In And Out Records)
Billy Cobham - The Art Of Five (In And Out Records)
Billy Cobham - Drum'n'voice 2 (Nicolosi Production - Just Groove) 2006

Curiosità
Il primo album di Cobham - il lavoro interamente strumentale "Spectrum" - per la qualità dell'incisione era utilizzato nei laboratori dalla rivista specializzata in alta fedeltà "Suono", per provare le doti di tenuta in potenza degli amplificatori audio.
Paul McCartney lo chiamò per formare i Wings ma lui pensò che si trattasse di uno scherzo e riagganciò il telefono
Tra i suoi batteristi preferiti ha citato Stewart Copeland dei Police
Tullio De Piscopo del quale è amico lo ha definito "Quello che ha rivoluzionato la batteria dal 70 in poi".
Nel concerto a Montreux del 76 lo si vede parlare tranquillamente con il tecnico del suono dietro di lui durante un brano di difficoltà notevole.
suonando è solito riposizionarsi gli occhiali velocemente scivolati per causa del sudore.
Abita a Zurigo da 26 anni
Nel concerto live Mahavishnu Orchestra @ BBC "Sounds for Saturday" suona con la batteria Fibes in Plexiglass, la stessa che usa in Spectrum.
Il brano "Stratus" grazie al suo groove incalzante e alla linea di basso innovativa e orecchiabile è stato utilizzato nella colonna sonora di molti programmi televisivi di tutto il mondo.
Dennis Chambers ha raccontato che, la prima volta che sentì Cobham suonare, rimase vivamente impressionato e si disse: "Voglio suonare come lui."
Il programma televisivo musicale D.O.C gli dedicò alcune giornate nel dicembre del 1987. In un clima molto divertente e amichevole lo si vede scherzare insieme a Gegè Telesforo e in alcuni momenti anche con Renzo Arbore.
[Modificato da alanparsonx 19/09/2007 17:50]
19/09/2007 18:10
 
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Jack DeJohnette


JACK DEJOHNETTE Nato a Chicago nel 1942, Jack DeJohnette è considerato uno fra i più grandi batteristi della storia. Musicista di grande intelligenza e versatilità, dallo stile inconfondibile, ha iniziato negli anni Sessanta con Jackie McLean, Betty Carter e Charles Lloyd. Nel 1968 entra a far parte del gruppo guidato da Miles Davis, da allora inizia una carriera che lo porterà a collaborare con le principali figure storiche del jazz, come Ornette Coleman, Sonny Rollins, Thelonious Monk, Bill Evans, Chet Baker, Herbie Hancock, Dave Holland, Lester Bowie, John Abercombie e soprattutto nello splendido sodalizio con il pianista Keith Jarrett e il contrabbassista Gary Peacock. Ha affrontato negli ultimi anni notevoli prove da leader. Il suo stile originalissimo, influenzato da grandi maestri come Max Roach, Roy Haynes, Philly Joe Jones e Paul Motian, è sempre stato definito “oltre il jazz”.
19/09/2007 18:14
 
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Don Alias
http://italia.allaboutjazz.com/php/article.php?id=298

Don Alias ha lasciato il pianeta terra il 28 marzo del 2006.

Charles Don Alias, nato a New York nel dicembre del 1939, era uno dei più bravi percussionisti in circolazione e nella sua lunga carriera aveva suonato con moltissimi grandi del jazz, ma non solo. Passando da Nina Simone a Miles Davis, da Carlos Santana ai Weather Report, da Joni Mitchell a Jaco Pastorius, da Carla Bley a Bob Moses, da Mike Stern a Roberta Flack, da Lou Reed a Tania Maria, per citarne solo alcuni.


“ma poi Miles decise che per quel brano la batteria la suonava il giovane percussionista e disse a Don Alias: "Stay there".”

Ma soprattutto ci piace ricordarlo per un episodio che sottolinea come Don Alias sia stato davvero uno dei musicisti che fecero scattare il clic di Miles Davis all'epoca di Bitches Brew, nelle celebri sedute di registrazione che iniziarono a New York proprio il giorno dopo la fine del Festival di Woodstock, il 19 agosto del 1969. Al momento di registrare “Miles Runs the Voodoo Down”, i musicisti non riuscivano a trovare il ritmo giusto. Don Alias era alle percussioni, mentre alla batteria sedeva Jack De Johnette. Ad un certo punto Don prese coraggio (era allora piuttosto giovane e molto meno famoso di DeJohnette) e dichiarò di avere in mente un ritmo perfetto per quel brano. Si mise alla batteria e Miles capì subito che aveva ragione. Dapprima Miles chiese a Don di spiegare a DeJohnette come affrontare la cosa ma poi decise che per quel brano la batteria la suonava il giovane percussionista e disse a Don Alias: “Stay there”. Sapete già come è finita...

Per un doveroso approfondimento suggeriamo questo sito, nel quale è possibile anche trovare il link per una intervista di una dozzina di minuti, che si può ascoltare con Real Audio, dove Don Alias racconta l'episodio legato alla registrazione di “Miles Runs the Voodoo Down”

Va ricordato che Don Alias faceva parte del gruppo di Miles Davis, con Keith Jarrett al piano elettrico, Gary Bartz al sax, Michael Henderson al basso, Leon Chancler alla batteria e Mtume alle percussioni, che diede alcuni meravigliosi concerti in Europa e in Italia nel novembre del 1971. Chi scrive ebbe la fortuna e il grandissimo piacere di ascoltare quella band il 15 novembre al Palasport di Bologna e da quella sera le cose non furono mai più le stesse.

Possiamo solo consolarci pensando che la sezione ritmica celestiale alla corte di Miles ha certamente un nuovo protagonista. Nel frattempo, mi raccomando, andatevi a riascoltare “Miles Runs the Voodoo Down”, ne vale davvero la pena...

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